Respirare aria pura


Il poeta latino Giovenale diceva che l’uomo dovrebbe aspirare solamente a due beni: la salute del corpo e quella dell’anima. Da qui infatti il famoso verso “Mens sana in corpore sano”. Erano circa gli anni 100 d.C. e, a quanto pare, lui aveva capito già tutto. Dovremmo ascoltarlo senza ombra di dubbio. Per chi ha problemi di salute, in questa frase c’è dentro l’essenza della guarigione!

Ma la salute del nostro corpo come si ottiene? Manuel Lazaeta, nel libro “La medicina naturale alla portata di tutti”, spiega che al fine di mantenere la normalità organica del corpo, la “Legge Naturale” impone all’uomo dieci comandamenti.

Il primo fra tutti è “respirare sempre aria pura”.

L’aria pura rifornisce la maggioranza delle nostre necessità fisiologiche“.
Sappiamo molto bene che, ai giorni d’oggi, la purezza dell’aria risulta essere un bene molto raro. Se vivi in città poi, non ne parliamo neanche!
Concediti quindi spesso delle gite “fuori porta”, in spazi aperti e il più possibile a contatto con la natura.
E quando ti trovi a fare passeggiate in un bosco, in una pineta, in montagna o al mare, dacci dentro!

Occhio però! Nel nostro corpo, gli organi addetti alla respirazione sono 2: polmoni e pelle. Come ottenere il massimo da entrambi?

Polmoni

Se per avere una buona digestione bisogna saper mangiare, per incamerare aria bisogna saper respirare.

Proprio così. Ti sembrerà strano, ma anche se respiri in modo involontario, non significa che lo stai facendo bene. Quindi la tua prima priorità ora è capire come respiri.

Esistono vari tipi di respirazione. Se sei tra quelli che sbilancia il respiro verso l’alto, con un innalzamento eccessivo del torace (respirazione clavicolare) o che sporge troppo la parte bassa dell’addome (respirazione addominale pura), allora c’è qualcosa che non va.

Quella giusta infatti è la respirazione diaframmatica. Nell’articolo “Quanto è importante una respirazione corretta?” trovi tutto quello che devi sapere a riguardo e i passaggi per eseguirla al meglio.

Pelle

Come ti dicevo, il polmone non è l’unico organo destinato a incamerare aria. La pelle infatti assorbe la quarta o quinta parte dell’ossigeno di cui abbiamo bisogno ed espelle i residui del consumo organico.

Ora so che quanto starai per leggere ti “scioccherà” un po’, ma, di fatto, il modo per far lavorare al meglio i pori della nostra pelle consiste nell’esercitare pratiche naturali in grado di produrre un conflitto termico. Questo obbliga l’organismo a una attività difensiva, donandoci la salute!

Ma in cosa consistono queste “pratiche”? Te ne propongo una per i periodi freddi e una per i caldi.

Il bagno d’aria (periodo invernale)

Mettiti per alcuni minuti davanti a una finestra aperta, a corpo “nudo” (sì, hai capito bene… attenzione a non turbare i vicini del palazzo di fronte, eh! :D). Esegui esercizi per dominare il freddo insieme a respirazioni profonde.
Manuel Lazaeta consiglia di farlo appena alzati (sigh!)… io lo faccio a metà giornata, rientrando dal lavoro.

Bagno di sole (periodo estivo)

Esponi il corpo nudo al sole (preferibilmente al mattino) coperto con un lenzuolo di cotone (o, se la temperatura lo richiede, una coperta di lana): la testa va riparata all’ombra. Rimani al sole per 20 minuti per poi aumentare gradualmente il tempo di esposizione (fino a un’ora) di giorno in giorno. Ogni cinque minuti applica una frizione fredda.

N.B. Ciascuno di noi reagisce a tali pratiche in modo soggettivo, pertanto starà a te testarle e capire se variarne le tempistiche o (in alcuni casi può succedere) eliminarle definitivamente perché fastidiose.

È il tuo turno

A questo punto, credo di averti detto proprio tutto. Ma ora tocca a te. Tu come respiri? Vivi in una zona altamente inquinata o puoi permetterti di aprire le finestre e riempire i tuoi polmoni senza troppe preoccupazioni? Fai conoscere la tua esperienza.

[modifica: 04/08/2017]

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